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Mi sono avvicinato a questo tema grazie a una collaborazione intercorsa lo scorso anno con Telefono Azzurro in un ciclo di seminari sulla cittadinanza digitale in cui mi sono occupato, nello specifico, di identità e delle impronte digitali che lasciamo in internet. In quel contesto il tema del catfishing, la creazione di identità fittizie in internet, rappresenta una delle tematiche emergenti. Di per se il catfishing non è un comportamento necessariamente negativo. Se non è utilizzato per ingannare ma per “mascherarsi” diventa uno strumento di esplorazione molto efficace. Tra gli studi citati in quel percorso sull’identità digitale c’è quello che ispira direttamente questo modulo. il cui titolo è “The Internet’s Multiple Roles in Facilitating the Sexual Orientation Identity Development of gay and bisexual male adolescents” pubblicata dal prof. Harper, tra gli altri, dell’università del Michigan. Quindi la tesi che vorrei illustrarvi è che internet rappresenta uno strumento utile a favorire la ricerca della propria identità sessuale, in quanto consente, oltre, vari gradi di anonimato, anche la possibilità di ricorrere al catfishing non malevolo. Un aspetto critico della formazione dell'identità per gli adolescenti è l'esplorazione del proprio orientamento sessuale. Come sappiamo l'orientamento sessuale è un costrutto complesso e multidimensionale che viene definito in modo differente da ricercatori e professionisti sulla base di considerazioni teoriche e pratiche Internet rappresenta, comunque, una via preferenziale per gli adolescenti in quanto consente, come dicevamo, vari gradi di anonimato durante l'esplorazione. Internet e le sue varie applicazioni sono pervasive nella cultura giovanile e nelle pratiche di comunicazione, con adolescenti (età 12-17) e adulti emergenti (età 18-29) riconosciuti come i due gruppi di età più propensi ad essere online. Questo campione è rilevante anche dentro la comunità LGBT. Anche se lo studio ha quasi sei anni si è trattato di una prima analisi sulle varie funzioni specifiche di Internet nello sviluppo dell'identità di orientamento sessuale, in particolare per i giovani gay/bisessuali maschi, questo studio ha utilizzato un approccio fenomenologico qualitativo per esplorare una serie di modi in cui Internet potrebbe facilitare questo sviluppo Dal momento che il focus di questo studio è sulle esperienze vissute da adolescenti gay/bisessuali maschi nel loro processo di esplorazione dell’identità di orientamento sessuale e sul ruolo che Internet ha svolto in questo processo, la raccolta dei dati e le analisi sono state condotte utilizzando un quadro di indagine fenomenologica. Questa è stata specificamente focalizzata nel descrivere ciò che un determinato gruppo di persone ha in comune mentre sperimentano un particolare fenomeno, ed è un approccio analitico induttivo che permette di fare emergere dai dati, i modelli, i temi e le categorie di analisi. Differisce da altri approcci all'indagine qualitativa in quanto l'attenzione primaria è sull'identificazione degli elementi di un fenomeno particolare descrivendo sia ciò che il fenomeno è e come è vissuto da un particolare gruppo di persone Tralascerò, per l'esiguità del tempo a mia disposizione, di illustrare ulteriormente l'indagine fenomenologica, il campione utilizzato rappresentato da 63 individui maschi nel range di età precedentemente indicato, la procedura di intervista, le modalità di raccolta e analisi dei dati. Passiamo direttamente ai risultati dello studio fenomenologico Nell'esplorare il racconto dei singoli processi di sviluppo dell'identità di orientamento sessuale dei giovani gay/bisessuali, è stato chiaro che Internet ha svolto una varietà di ruoli diversi nel facilitare gli aspetti dello sviluppo dell'identità. I giovani hanno riferito di utilizzare una serie di applicazioni Internet (ad esempio, siti Web, forum di discussione, Instant Messaging, e-mail, ecc.) quando sono impegnati nei vari stadi di esplorazione e accettazione, a seconda della funzione specifica e della relativa necessità di anonimato. Le funzioni specifiche che Internet ha svolto sono raggruppate in tre ampie aree: 1) conoscere ed esplorare l'orientamento sessuale e la comunità gay; 2) connettersi e socializzare con altri coetanei gay e bisessuali; e 3) acquisire l'accettazione di sé e condividere l'identità di orientamento sessuale con gli altri. Più in dettaglio sono emerse sei tematiche rispetto al ruolo di Internet come facilitatore: a) aumentare la consapevolezza di sé sull'identità; b) apprendere sulla vita della comunità gay/bisessuale; c) comunicare con altre persone gay/bisessuali; d) incontrare altre persone gay/bisessuali; e) trovare conforto e accettazione f) facilitare il processo di coming out. Quindi dicevamo che alcuni giovani hanno trovato Internet utile per aiutarli a realizzare la loro attrazione sessuale per altri maschi. Due sottotemi si sono evidenziati in quest’area: a) il reperimento di immagini sessualmente esplicite di uomini che ha permesso un auto-esplorazione della propria attrazione per lo stesso sesso, e b) il riconoscimento che gli uomini gay/bisessuali "esistono." passo iniziale verso l’accettazione. Internet è stata una grande risorsa per i giovani per entrare in contatto e scoprire di più sulla comunità gay/bisessuale e che cosa significa l’identità come gay o bisessuale. I partecipanti all’indagine hanno riferito di utilizzare una varietà di risorse caratterizzate da differenziati livelli di anonimato, che sono associati a una gamma crescente di livelli di connessione attraverso Internet. A livello più anonimo, alcuni dei giovani cercherebbero siti web dedicati ai gay che includono articoli su una serie di questioni gay/bisessuali riguardanti tematiche specifiche della comunità. Altri partecipanti hanno riferito di aver appreso la realtà, l’esperienza quotidiana, di vivere come un uomo gay/bisessuale attraverso la lettura delle narrazioni e delle storie di vita di altri individui gay/bisessuali pubblicati su siti web, blog, chat e bacheche. Quei giovani che si sentivano a proprio agio nella ricerca di maggiori livelli di connessione si sarebbero, poi, impegnati in discussioni con uomini e giovani gay/bisessuali più esperti al fine di chiedere consigli su una serie di argomenti relativi a incontri, sessualità, salute sessuale e sicurezza Per la stragrande maggioranza dei giovani intervistati, Internet è servito come un modo per comunicare con altre persone gay e bisessuali, in particolare altri giovani. Queste connessioni sono state stabilite attraverso una varietà di luoghi legati a Internet, e la comunicazione ha utilizzato e-mail, IM, e chat room. Internet ha permesso ai giovani di accedere a siti web specifici per la sessualità di carattere più generale, così come a siti web gay/bisessuali specifici per i giovani. Per alcuni, dicevamo, queste connessioni con altre persone gay/bisessuali hanno rappresentato la prima volta che hanno capito che c'erano altre persone gay nel mondo con le implicazioni sull’accettazione di se che questo comporta Per gli altri che non vivevano in ambiti in cui non fosse possibile accedere facilmente a una comunità fisica gay/bisessuale, queste connessioni Internet hanno anche svolto un ruolo connettivo positivo. Molti dei giovani hanno riferito che essere in grado di comunicare con altri individui che stavano vivendo una condizione simile alla loro, di attrazione per lo stesso sesso, desideri e comportamenti sessuali simili è stato molto utile per il loro benessere generale. Alcuni hanno riferito una diminuzione del senso di solitudine in quanto hanno scoperto che non erano "soli". Quei giovani che volevano andare oltre le comunicazioni online con altre persone gay/bisessuali hanno riferito che Internet era una fonte affidabile per gli incontri offline. Ci sono stati tre tipi principali di incontri che si sono verificati: a) incontrare amici, b) incontrare partner affettivi, e c) incontrare partner sessuali. Sebbene la letteratura precedente sull'uso di Internet da parte dei giovani gay/bisessuali si sia concentrata su quest'ultimo aspetto, questo tipo di incontro non è stato il tipo di incontro più rilevante riportato dal campione Mentre alcuni giovani hanno riferito di utilizzare Internet per tutti e tre gli scopi, ci sono stati diversi giovani che hanno dichiarato che non usano mai Internet per trovare partner sessuali. Questi giovani in genere hanno discusso di come Internet ha fornito loro un luogo sicuro per identificare altri giovani gay/bisessuali attraverso chat e siti web per potenziali amicizie, e quindi non hanno dovuto indovinare (e rischiare) chi nel loro ambiente sociale può o non può essere un potenziale amico gay/bisessuale. Ancora altri giovani hanno discusso di come Internet ha contribuito a facilitare le amicizie con altri giovani gay/bisessuali nella loro scuola Avere connessioni sia online che offline con altre persone gay e bisessuali ha aiutato alcuni giovani a sentirsi più emotivamente connessi ad altri individui gay/bisessuali, mentre altri si sono sentiti più connessi a una comunità gay/bisessuale più grande. Questo senso di connessione e di comunità ha aiutato molti dei giovani ad accettare la loro identità sessuale e a provare un senso di conforto con la loro sessualità. Per alcuni, questo comfort e l'accettazione è venuto dopo il collegamento con gli altri on-line, e per gli altri è stato sostanziato dopo aver effettivamente avuto degli incontri fisici. Internet era il mezzo utilizzato da molti dei partecipanti per rivelare il loro orientamento sessuale agli altri o per fare coming out. I giovani nello studio hanno effettuato il coming out con una serie di persone differentisu Internet tra cui estranei, amici e familiari. I metodi utilizzati e le persone a cui hanno rivelato il loro orientamento sessuale rappresentavano diversi livelli di intimità e connessione. Al livello meno intimo, alcuni giovani hanno riferito di rivelaris con estranei su forum di discussione o chat, di solito come un modo per misurare la reazione degli altri quando si rivelavano. Queste informazioni sono state poi utilizzate da alcuni per prendere decisioni su come fare coming out con gli altri con i quali avevano rapporti personali Diversi partecipanti hanno discusso di come hanno fatto coming out con i loro amici su Internet. Questo è stato a volte visto come il modo più agevole per rivelare a quegli amici con i quali erano stati collegati per un periodo di tempo più lungo o che consideravano il loro migliore amico, sia per l’articolazione della spiegazione da fornire alla controparte che la possibilità di articolare nel modo migliore il messaggio. Ancora altri partecipanti hanno riferito di utilizzare applicazioni di comunicazione basate su Internet per rivelarsi ai membri della famiglia. Questi erano usati tipicamente quando i membri della famiglia non stavano vivendo nella stessa regione geografica del partecipante. Rprendo i temi per concludere. Lo sviluppo dell'identità di orientamento sessuale è un aspetto critico del processo complessivo di formazione dell'identità degli adolescenti gay e bisessuali. Questi giovani devono sviluppare la loro identità sessuale in un contesto di eterosessismo e omofobia, ed esplorare la loro sessualità all'interno di molteplici sistemi socio-ecologici che spesso non supportano e incoraggiano l’attrazione verso lo stesso sesso. Data la faciltà di accesso e il relativo anonimato di Internet, gli adolescenti maschi gay e bisessuali utilizzano varie risorse e piattaforme basate su Internet per facilitare lo sviluppo della loro identità di orientamento sessuale. Questi luoghi offrono agli adolescenti gay e bisessuali la possibilità di esplorare la loro sessualità in ambienti virtuali dove possono controllare quando, come e quanto divulgare la loro identità personale e la sessualità emergente nei confronti degli altri. Le modalità Internet danno anche ai giovani gay e bisessuali la possibilità di andare oltre le connessioni virtuali, facilitando le connessioni faccia a faccia con altre persone gay e bisessuali. I dati dell'attuale studio hanno identificato una grande quantità di funzioni che Internet svolge nel processo di sviluppo dell'identità di orientamento sessuale degli adolescenti maschi gay e bisessuali. I giovani di questo campione hanno riferito di utilizzare una serie di applicazioni Internet che hanno fornito loro vari gradi di anonimato e connessione con gli altri. I partecipanti hanno anche scelto di utilizzare diverse applicazioni a seconda di ciò che speravano di realizzare durante una particolare interazione Internet. Questi risultati sono in linea con la crescente letteratura incentrata sull'esplorazione dei vari modi in cui i giovani gay/bisessuali utilizzano Internet per conoscere il comportamento sessuale dello stesso sesso, la promozione della salute sessuale, e lo sviluppo dell'identità di orientamento sessuale. Data la mancanza di informazioni sulla salute sessuale fornite agli adolescenti gay/bisessuali attraverso programmi di educazione sessuale in ambito scolastico, Internet è diventata una fonte primaria per molti giovani gay/bisessuali per conoscere la loro sessualità viverla serenamente.

Un benchmark per le ricerche a casa...

L'idea è questa: evitare il copia e incolla "selvaggio" nelle ricerche fatte dagli studenti; fare in modo che, se non altro, siano costretti a parafrasare tutto quello che trovano, con il vantaggio, perlomeno, di richiedere una lettura più approfondita da parte dello studente stesso. 

Ci sono molti strumenti free sul web che si occupano di questo: siti dedicati al copywriting. Il migliore di questi è Copyscape; ho avuto modo di usarlo per verificare la "paternità" di un bell'articolo letto su un sito che si occupava di politica, ai Castelli, dove abito: immediatamente ho scoperto che era un plagio. Questo strumento permette di verificare, gratuitamente, una pagina web, fornendone l'indirizzo; per portelo fare con un testo o un file bisogna utilizzare la versione premium, a pagamento.

Sul sito http://www.duplichecker.com/ è, invece, disponibile un motore che cerca sia il testo libero che un file word (in questo caso la ricerca fatta dallo studente) in tutto il web evidenziando la parte/le parti copiate e dove si trova l'originale.

Se lo strumento di ricerca ritorna risultati positivi, l'elaborato non sarà "presentabile", diventando in questo modo il benchmark per l'affidabilità del testo prodotto.

Ovviamente l'insegnante può controllare la ricerca con un file inviato dallo studente ma lo studente stesso può assicurarsi, prima di consegnarla, della sua "originalità", sgravando l'insegnante, a meno della fiducia riposta nell'allievo, della funzione verifica.

Social Network: una strada possibile

Rete di persone e computerIl maestro chiese: Puoi vedere ogni albero mentre
osservi la foresta?
L'allievo capì e prese il sentiero di mezzo.
Koan Zen

Nessun tipo di management, se vuole definirsi moderno, può prescindere dalla creazione e dalla gestione del consenso; al contempo deve, con limiti e modalità propri di ogni organizzazione, essere partecipativo. Di pari passo la visione degli stakeholder come soggetti "passivi", che subiscono le conseguenze dell'attività aziendale, si sta progressivamente trasformando in una concezione degli stessi come soggetti "attivi", che si relazionano con l'azienda e partecipano insieme a essa al processo di creazione di valore trasformandosi da semplici spettatori in attori di quel processo.

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Social Learning

Uomini che si riunisconoApprendere è il comportamento istintivo - nel senso di non mediato, naturale - che più caratterizza l'uomo nel suo rapporto con il mondo. Discutere di normativa alle macchinette del caffè o chiedere indicazioni stradali, "rubare il mestiere" all'idraulico mentre aggiusta il lavandino o partecipare a un gruppo di lavoro sono tutte occasioni di apprendimento.

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Joomla @ Joyce

Manifesto del Corso Joomla al JoyceJoomla è un sistema di gestione dei contenuti (CMS) che consente di creare siti web e potenti applicazioni on-line. Molti aspetti, compresa la sua facilità d'uso ed estensibilità, hanno reso Joomla il più popolare software per siti Web. Non ultimo, è una soluzione open source quindi è liberamente disponibile ed è gratuita. Quasi il 10% di tutti i siti in internet è realizzata con Joomla.

vai a moscavi/joyce

Alcuni siti realizzati:
Burger King (http://www.bk.com/)
Foppapedretti (http://www.foppapedretti.it/)

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Joomla @ Joyce - I risultati

Manifesto del Corso Joomla al Joyce

La conoscenza di tecnologie informatiche e di produzione di contenuti per il web non appartiene più ad un ambito specialistico: la capacità di utilizzare, con competenza, i relativi strumenti e le metodologie è uno dei prerequisiti per un accesso qualificato al mondo del lavoro.

Nota metodologica

Driver del progetto sono state le effettive esigenze del mercato informatico, che aldilà di concetti teorici, pur se fondanti, di informatica di base e di teoria dell’informazione, richiede capacità reali di produzione (di siti web, di contenuti per il web etc.) e di managerialità (gestione di un sito web, interazione con il cliente, lavoro di gruppo, lavorare per obiettivi etc.).

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Joomla @ Joyce 2015 - I risultati

Generalità

La frontiera tecnologia in continua espansione, le nuove modalità di interazione digitale e i nuovi paradigmi di comunicazione social mutano, a velocità sempre crescente, i requisiti minimi per un accesso qualificato al mondo del lavoro in ambito informatico e non solo.

Sono sostanziali la capacità di produrre contenuti che possano essere facilmente accessibili e condivisibili, la visione d’insieme dei vari strumenti e la capacità di integrarli.

Inoltre la conoscenza di tecnologie informatiche e di produzione di contenuti per il web non appartiene più ad un ambito specialistico ma è, oramai, alla portata di tutti. In questo il corso ha voluto fornire elementi di contenuti e di proposta didattica che potessero fare la differenza

Il progetto è stato realizzato in collaborazione con l’Associazione Amici del Liceo Joyce e sotto la supervisione della professoressa Mariani.

 

Nota metodologica

Il progetto è stato definito a partire dal risultato atteso: la realizzazione del nuovo sito del Museo Diocesano di Albano Laziale diretto dal prof. Roberto Libera. Sono stati definiti gli skill necessari, sia di tipo specialistico informatico che di tipo manageriale, per gestire un progetto complesso. Gli skill tecnici hanno permesso ai discenti di padroneggiare le metodologie di analisi delle esigenze e lo strumento individuato per la realizzazione del sito (Joomla); sono state inoltre fornite le conoscenze delle metodologie di posizionamento sul web (SEO) necessarie a dare visibilità al lavoro svolto. E’ stata posta particolare rilevanza alle capacità manageriali e comportamentali che devono essere parte, integrante e rilevante, del bagaglio di uno sviluppatore. Queste capacità sono state (e per quelle ancora in itinere, saranno) definite nella continua interazione tra i discenti e con il docente, nella suddivisione delle attività pianificate, nell’interazione con il committente.

E’ stato utilizzato, come modello teorico, il costruttivismo. Il principio ispiratore è stata la definizione di mente umana come “un sistema complesso di elaborazione delle informazioni [dove] ogni nuovo dato viene incorporato e integrato nelle strutture preesistenti che sono pertanto arricchite, modificate, ristrutturate, anche radicalmente, dalle nuove informazioni” (Mason, 2006, 32). Sulla base di questi assunti si è ricorso alla forma del Workshop come modello di erogazione, secondo due linee ben definite ed integrate: la comunità di pratica e il case study.  Il case study è attualmente in fase di realizzazione da parte dei discenti; lo stato di avanzamento può essere visionato qui: http://www.museodiocesanodialbano.it/museo/

Per favorire lo scambio continuo e liquido di informazioni è stato predisposto un ambiente collaborativo online per la condivisione di problematiche e soluzioni che ha stimolato la partecipazione ed ha assicurato la “continuità della formazione”. Il risultato è stato quello di favorire non solo la formazione di una professionalità ma anche la crescita personale.

 

Contenuti del progetto e modalità di erogazione

Il progetto è stato strutturato in 11 lezioni settimanali di 2 ore ciascuna, più una lezione introduttiva.

Argomenti affrontati: il CMS Joomla!, elementi di SEO, integrazione social, analisi delle esigenze, interazione con il committente, lavorare in gruppo e per obiettivi.

Joomla @ Joyce 2015


Terza edizione del corso Joomla @ Joyce.

Il corso riguarderà diversi aspetti della produzione di un sito web dalla analisi delle esigenze del cliente alle campagne pubblicitarie sui social network passando per lo sviluppo di un sito web con il cms Joomla.

Non saranno quindi solo fornite le conoscenze necessarie a sviluppare un sito web completo e professionale integrato con i social network ma anche le competenze necessarie a lavorare in gruppo, gestire le esigenze di un cliente, lavorare per obiettivi.

Alcuni contenuti

Le risorse del web per lo sviluppo

Sviluppare siti web professionali (desktop e mobile) con Joomla

Elementi di SEO per il posizionamento nei motori di ricerca

Integrare un sito con i social network

Ai contenuti relativi allo sviluppo saranno affiancati concetti riguardanti, tra l’altro, elementi di:

  • grafica per il web (guida agli strumenti di grafica sul web, risorse grafiche online etc.)
  • scrittura per il web (imparare a comunicare sul web per il proprio pubblico)
  • managerialità (interpretare le esigenze del committente, gestione di un progetto etc.)

Requisiti

Saper navigare in internet

Le modalità di svolgimento

Il corso sarà organizzato in modalità di workshop finalizzato alla realizzazione di un prodotto professionale.

Il corso è strutturato in 10 lezioni di due ore: l'orario sarò concordato con la classe. Ogni discente utilizzerà un proprio computer.

Sarà predisposto un ambiente social per continuare la lezione e avere assistenza online  continuativamente 

https://www.facebook.com/groups/jooomla.joyce

Joomla @ Joyce 2016 - I risultati

La frontiera tecnologia in continua espansione, le nuove modalità di interazione digitale e i nuovi paradigmi di comunicazione social stanno cambiando, a velocità sempre crescente, i requisiti minimi per un accesso qualificato al mondo del lavoro in ambito informatico e non solo.
Sono sostanziali la capacità di produrre contenuti che possano essere facilmente accessibili e condivisibili, la visione d'insieme dei vari strumenti e la capacità di integrarli.
Inoltre la conoscenza di tecnologie informatiche e di produzione di contenuti per il web non appartiene più ad un ambito specialistico ma è, oramai, alla portata di tutti. In questo il corso ha voluto fornire elementi di contenuti e di proposta didattica che potessero fare la differenza
Il progetto è nasce dall'Associazione Vivere Impresa ed  stato realizzato in collaborazione con l'Associazione Amici del Liceo Joyce e sotto la supervisione della professoressa Mariani.

Nota metodologica
Il progetto è stato definito a partire dal risultato atteso: la realizzazione del nuovo sito del Museo Diocesano di Albano Laziale diretto dal prof. Roberto Libera. Sono stati definiti gli skill necessari, sia di tipo specialistico informatico che di tipo manageriale, per gestire un progetto complesso. Gli skill tecnici hanno permesso ai discenti di padroneggiare le metodologie di analisi delle esigenze e lo strumento individuato per la realizzazione del sito (Joomla); sono state inoltre fornite le conoscenze delle metodologie di posizionamento sul web (SEO) necessarie a dare visibilità al lavoro svolto. E' stata posta particolare rilevanza alle capacità manageriali e comportamentali che devono essere parte, integrante e rilevante, del bagaglio di uno sviluppatore. Queste capacità sono state (e per quelle ancora in itinere, saranno) definite nella continua interazione tra i discenti e con il docente, nella suddivisione delle attività pianificate, nell'interazione con il committente.
E' stato utilizzato, come modello teorico, il costruttivismo. Il principio ispiratore è stata la definizione di mente umana come "un sistema complesso di elaborazione delle informazioni [dove] ogni nuovo dato viene incorporato e integrato nelle strutture preesistenti che sono pertanto arricchite, modificate, ristrutturate, anche radicalmente, dalle nuove informazioni" (Mason, 2006, 32). Sulla base di questi assunti si è ricorso alla forma del Workshop come modello di erogazione, secondo due linee ben definite ed integrate: la comunità di pratica e il case study. Il case study è attualmente in fase di realizzazione da parte dei discenti.
Per favorire lo scambio continuo e liquido di informazioni è stato predisposto un ambiente collaborativo online per la condivisione di problematiche e soluzioni che ha stimolato la partecipazione ed ha assicurato la "continuità della formazione". Il risultato è stato quello di favorire non solo la formazione di una professionalità ma anche la crescita personale.

Contenuti del progetto e modalità di erogazione
Il progetto è stato strutturato in 11 lezioni settimanali di 2 ore ciascuna, più una lezione introduttiva.
Argomenti affrontati: il CMS Joomla!, elementi di SEO, integrazione social, analisi delle esigenze, interazione con il committente, lavorare in gruppo e per obiettivi.